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- Linha Microtech em Solanaceae: bioestimulantes e microrganismos úteis melhoram rendimentos
O departamento de pesquisa da Agribios Italia tem focado durante anos no desenvolvimento e formulação de fertilizantes sólidos e líquidos inoculados com microrganismos úteis. Uma extensa bibliografia científica demonstra a utilidade de enriquecer a rizosfera de inúmeras culturas agrícolas com microrganismos dotados de atividades específicas. As vantagens resultantes são: otimização da fertilidade biológica do solo na área adjacente às raízes influência positiva no equilíbrio do microbioma do solo; nutrição mais eficiente e melhor estado fitossanitário da planta. Nell’ambito della linea Terrapiù di Agribios Italiana sono presenti due prodotti liquidi con funzione biostimolante e inoculati con microrganismi utili. Questi ultimi sono in grado di svolgere diverse funzioni, tra cui instaurare rapporti di antagonismo nei confronti di patogeni e sviluppare micorrize sulle radici delle piante coltivate. Microtech Start e Microtech Power Microtech Start e Microtech Power sono concimi organici fluidi da impiegare rispettivamente nelle fasi iniziali della coltura (pre-emergenza, post trapianto o alla ripresa vegetativa di colture pluriennali) e durante le fasi di coltivazione di tutte le colture erbacee e arboree. Ottenuti a partire da materiali vegetali e mediante un esclusivo processo di idrolisi enzimatica, essi apportano i principali elementi della nutrizione (azoto, fosforo e potassio nel caso di Microtech Start e solo azoto nel caso di Microtech Power), carbonio organico, enzimi, zuccheri, aminoacidi levogiri, peptoni, micorrize e batteri della rizosfera utili alle piante (PGPR, azotofissatori ecc…). I consorzi microbici inoculati in Microtech Start (Trichoderma harzianum, Trichoderma viride, Bacillus subtilis, Bacillus megaterium, Azospirilli, Stremptomyces e altri microrganismi) e Microtech Power (Trichoderma harzianum, Trichoderma viride, Azospirilli, Azotobacter, Pseudomonas e altri microrganismi), biostimolano la coltura nelle diverse fasi fenologiche e migliorano l’assorbimento degli elementi nutritivi apportati o già presenti nel terreno ma non utilizzati, creando al contempo una barriera protettiva nei confronti dei patogeni attorno alle radici. Microtech Start e Microtech Power sono entrambi ammessi all’uso in agricoltura biologica. Linea Microtech: prove su Solanacee Prove eseguite per Agribios Italiana da due diversi centri di saggio nel corso della stagione 2021, su pomodoro da industria e patata, hanno dimostrato l’efficacia di questi due prodotti nel migliorare le rese e/o specifici parametri qualitativi delle due solanacee. Di seguito ne sintetizziamo i risultati. Microtech Start su pomodoro migliora la fisiologia della pianta e la qualità del prodotto In collaborazione con la Soc. Coop. Terremerse (Bagnacavallo, RA), nella stagione 2021 l’efficacia di Microtech Start sulle rese e sulla qualità di pomodoro da industria cv HEINZ 5108 è stata testata presso l’azienda agricola Cooperativa Agricola Braccianti Campiano (Borgo Faina, RA), su un appezzamento microirriguo, dal terreno a prevalenza limosa, coltivato in file binate, con 32.700 piante/ha e nel rispetto delle norme previste dal Disciplinare di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna. Le due tesi poste a confronto prevedevano un testimone non trattato con Microtech Start e una bina in cui il prodotto è stato applicato in fertirrigazione circa 3 settimane dopo il trapianto (avvenuto il 17.04.2021). Tutte le altre tecniche colturali sono state analoghe nelle due tesi. A sinistra testimone non trattato (UTC), a destra tesi AGRIBIOS (foto del 25/05/2021)La primavera è stata caratterizzata da basse temperature e vento, condizioni sfavorevoli a un corretto sviluppo vegetativo delle piante. Inoltre, non essendo stato somministrato al trapianto alcun fertilizzante a effetto starter localizzato, le difficoltà di sviluppo nel primo mese dalla messa a dimora sono state evidenti. Il monitoraggio visivo della coltura ha evidenziato che già dopo 2 settimane dall’applicazione di Microtech Start lo sviluppo della tesi trattata risultava sensibilmente maggiore e ancora più evidente risultava essere a una settimana di distanza. A sinistra testimone non trattato (UTC), a destra tesi AGRIBIOS (foto del 31/05/2021)Le misurazioni eseguite alla raccolta (avvenuta il 03.08.2021) indicano che, nonostante la produzione totale non abbia subito alcun incremento, la produzione vendibile (frutti rossi) è risultata nettamente superiore, circa il 12,5% in più rispetto al testimone. Lo scarto è risultato quasi nullo in entrambe le tesi. Se ne deduce che l’impiego di Microtech Start consente di velocizzare lo sviluppo delle piante e recuperare in parte i ritardi dovuti a stagioni fredde o condizioni pedologiche non ottimali, permettendo di ottenere una maggiore produzione vendibile, senza alcun incremento di frutti marci o scarto. È interessante inoltre notare come nella tesi AGRIBIOS il peso medio dei frutti sia superiore (+13,9% rispetto al non trattato), dato che evidenzia come, nonostante un anticipo di maturazione, i frutti non abbiano risentito di perdite di pezzatura e, anzi, siano stati in grado di raggiungere valori più elevati. Microtech Start su pomodoro incrementa la produzione e la biomassa radicale Principali attività svolte durante la provaSempre nel 2021, in collaborazione con Landlab (Quinto vicentino, VI) l’efficacia di Microtech Start è stata valutata su pomodoro da industria cv Diabolik. La prova è stata allestita in pieno campo, utilizzando container della capacità di 0.4 m3, riempiti con substrato LS73 (70% sabbia + 30% suolo). Al trapianto è stato somministrato del fertilizzante solido e successivamente ogni piantina è stata irrigata. Microtech Start è stato applicato manualmente al suolo a due diversi dosaggi (5kg/ha e 10 kg/ha), in due tesi poste a confronto col testimone non trattato. L’irrigazione e la difesa sono state gestite in base alle necessità. Per valutare le performance produttive, sono state eseguite le seguenti misurazioni: NDVI, Normalized Difference Vegetation Index. L’indice stima la vigoria delle piante (massa vegetativa). Resa in frutti. La raccolta è stata effettuata in due step, nel primo caso raccogliendo solo i frutti maturi, nel secondo suddividendo i frutti in maturi, immaturi e non commerciabili. Gradi Brix. Parametro che misura la quantità di sostanza solida, principalmente acidi e zuccheri, presente nel frutto. Firmness. Parametro che misura il livello di maturità del frutto in base alla sua consistenza. Conta micorrize. 60 giorni dopo il trapianto, una pianta per ciascun plot è stata estirpata e, dopo opportuno campionamento e trattamento di frammenti radicali, il livello di micorrizazione presente è stato analizzato al microscopio. Biomassa aerea e radicale. Tali rilievi sono stati effettuati in un primo momento pesando le piante utilizzate per la conta della micorrize e in un secondo pesando le piante restanti, alla fine del ciclo di crescita. Applicazione del prodotto al trapiantoI risultati della prova indicano la dose pari a 10 kg/ha di Microtech Start ottimale per massimizzare l’efficacia del prodotto. In corrispondenza di tale dose infatti: la produzione totale di pomodori maturi registra un +8.5% rispetto al controllo; si rileva un lieve effetto sull’aumento del peso medio del frutto e contestuale riduzione dei frutti immaturi e non commerciabili; si ravvisa un aumento della biomassa radicale secca che, sia pure in presenza di una colonizzazione micorrizica non stabile nel tempo, si reputa poter essere attribuita all’effetto globale dei microrganismi utili inoculati in Microtech Start. Microtech Start e Microtech Power su patata migliorano rese e contenuto in amido In collaborazione con Landlab è stata allestita una prova di efficacia di Microtech Start e Power su patata cv Marabel. I test si sono svolti in pieno campo presso l’Az. Agr. Cascina Mattarello di Camisano Vicentino (VI), tra Marzo e Agosto 2021. Le tesi a confronto sono state le seguenti: Controllo, con lo stesso livello di nutrienti delle tesi trattate Microtech Power 40 kg/ha: applicazione ogni 14 giorni Microtech Power 40 kg/ha: applicazione ogni 21 giorni Microtech Start 10 Kg/ha (applicato al suolo alla semina) + Microtech Power 40 kg/ha ogni 21 giorni. I rilievi effettuati hanno riguardato: NDVI, Normalized Difference Vegetation Index e immagini da drone. Le immagini catturate in diversi momenti dello sviluppo della coltura, associate al calcolo dell’indice NDVI, hanno avuto lo scopo di calcolare la vigoria delle piante (massa vegetativa). Produzione. Numero e peso dei tuberi, divisi per calibro. Under-water weight. Parametro usato dall’industria per verificare la qualità del tubero e la sua destinazione finale. È una misura indiretta della percentuale di materia secca contenuta nel tubero attraverso la misura della densità. Valori più elevati indicano un maggiore contenuto di materia secca e quindi di amido. Essendo risultata molto elevata la resa in tuberi (>75 t/ha) in tutte le tesi, gli eventuali effetti positivi derivanti dall’applicazione dei due prodotti potrebbero risultare meno evidenti. Nonostante ciò, tutte e tre le tesi con impiego della linea Microtech hanno incrementato le rese, con i risultati migliori (+5,2% rispetto al testimone non trattato) nel caso di Microtech Start 10Kg/ha alla semina + Microtech Power 40 kg/ha ogni 21 giorni, che è anche risultata l’unica tesi in grado di incrementare la frazione commerciabile di prodotto. I dati relativi all’Under Water Weight indicano inoltre come la suddetta tesi sia in grado incrementare del 2,77% il contenuto in amido rispetto al testimone non trattato e come l’applicazione del solo Microtech Power ogni 21 giorni possa addirittura incrementarlo del 7,08%. Sei interessato ad avere maggiori informazioni sulle prove descritte in questo articolo? Compila il form Contatti che trovi a questo link https://agribiositaliana.it/contatti/ e risponderemo alle tue richieste.
- Linha Microtech em Solanaceae: biostimulantes e microorganismos benéficos melhoram o rendimento e a
La sostanza organica La qualità della sostanza organica condiziona fortemente il risultato della concimazione. In Agribios usiamo solo letame umificato proveniente da allevamenti certificati e non utilizziamo compost, cuoio, fanghi, R.S.U. o altre matrici che certamente hanno una valenza agronomica nettamente inferiore al letame se non, addirittura, dannose per il terreno. Di seguito, in pochi passaggi, i perché di questa scelta. Il letame Il letame è il concime organico per eccellenza e resta la migliore scelta per apportare sostanza organica al terreno. Il grado di maturazione e il giusto rapporto tra la frazione animale (deiezioni) e vegetale (paglia) è fondamentale per creare un “humus strutturale”, in grado di apportare elementi nutritivi utili alle colture e ai microrganismi del suolo. Ogni buon letame fermentato ospita batteri, funghi e altri microrganismi che, lavorando assieme, sviluppano l’humus. Le sostanze organiche non sono tutte uguali e certamente, escluso rare eccezioni (leonardite e vermicompost), non ci sono sostanze organiche migliori del letame. Nel letame inoltre ritroviamo, oltre ai principali elementi della nutrizione, anche meso e micro elementi in quantità solitamente sufficiente per tenere in equilibrio il terreno. L'importanza della sostanza organica La sostanza organica riveste da sempre un ruolo chiave nei suoli. Tra i suoi principali benefici sottolineiamo il miglioramento della struttura del terreno, l’incremento della capacità di scambio cationico, l’aumento della massa microbica e l’aumento della capacità di ritenzione idrica. Purtroppo l’incremento del contenuto di sostanza organica nei suoli è molto più lento rispetto al suo consumo e questo bilancio negativo, rende indispensabile l’impiego di concimi con elevati valori di sostanza organica. Infine, grazie all’azione chelante, la sostanza organica mantiene in forma assimilabile i principali elementi nutritivi per le piante come N, P, K, Ca, S, Fe, Mg. Il carbonio organico Il carbonio organico, una componente della sostanza organica, è fondamentale per regolare le proprietà chimiche, fisiche e biologiche, che determinano la qualità di un suolo. Svolge un’essenziale funzione positiva su molte proprietà del suolo e si concentra, in genere, nei primi 30 centimetri del terreno. Il carbonio organico favorisce l’aggregazione e la stabilità delle particelle del terreno riducendo l’erosione, il compattamento, il crepacciamento e la formazione di croste superficiali; inoltre si lega in modo efficace con numerose matrici migliorando la fertilità del suolo e la sua capacità tampone. Migliora l’attività microbica e la disponibilità per le piante di molti elementi nutritivi come azoto, fosforo, potassio, ecc. Tutti i nostri concimi hanno un elevato contenuto di Carbonio organico ben oltre il 7,5% definito come limite minimo di legge, per esaltare al massimo la resa della concimazione organica e organo minerale. Le sostanze umiche Le sostanze umiche, che costituiscono circa il 65% della sostanza organica del suolo, sono composti di colore scuro, chimicamente complessi e con peso molecolare molto variabile; sono il prodotto che si ottiene da processi di risintesi (umificazione) della sostanza organica. Gli effetti degli acidi umici contenuti nella sostanza organica sono molteplici e si manifestano sulle: Proprietà fitostimolanti (stress, fioritura, allegagione e qualità dei frutti) Proprietà fisico meccaniche del suolo (ritenzione idrica, sofficità, permeabilità) Proprietà chimiche (Capacità di Scambio Cationico e protezione per incorporazione di N, P, K, Ca, Mg, S e Fe) Proprietà tampone (salinità e pH) L'efficienza nutrizionale Studi pubblicati a partire dagli anni ’90 attestano che la presenza di acidi umici nella sostanza organica umificata migliora l’efficienza nutritiva degli elementi fertilizzanti apportati con i concimi organo-minerali. Tuttavia questa regola vale solo se la matrice organica contiene acidi umici. Perciò non basta distribuire un qualsiasi concime organo-minerale; questo deve contenere acidi umici, altrimenti verrà meno la maggiore efficienza e a quel punto, meglio utilizzare un più economico ma decisamente incompleto concime minerale. Gli acidi umici naturalmente contenuti nella sostanza organica, ci aiutano a mantenere fertili i terreni e a migliorare le produzioni agrarie incrementando la redditività dell’azienda agricola. Grazie al lungo periodo di umificazione, la nostra sostanza organica è ricchissima di acidi umici e fulvici, fino al 14%, e questo la rende unica nel suo genere; attiva sul suolo e sulle piante coltivate. La lavorazione a freddo La sostanza organica di Agribios viene rispettata e valorizzata in tutte le fasi produttive. Non la essicchiamo per velocizzarne la messa in commercio. La lasciamo maturare, asciugare naturalmente e umificare lentamente, per renderla più efficace una volta distribuita in campo. E solo raggiunti tutti i parametri chimici, fisici e microbiologici ottimali (umidità, pH, contenuto di acidi umici e assenza di patogeni), sarà utilizzata nelle nostre produzioni. Una matrice così preziosa merita grandi attenzioni e per questo motivo tutta la produzione avviene a freddo, con rigoroso controllo delle temperature e assolutamente senza l’impiego di forni di essicazione. Per mantenere la sostanza organica viva e vitale preservando tutto il suo prezioso contenuto. La porosità del pellet che si crea durante il passaggio nel raffreddatore ne facilita lo scioglimento nel terreno. I microrganismi aggiunti Pellet inoculato con Trichoderma e batteri della rizosfera.La nostra tecnica di produzione, volta a valorizzare la sostanza organica, ci consente di aggiungere pool di microrganismi appositamente studiati e realizzati dai nostri microbiologi. Inoculiamo la sostanza organica prima delle fasi di pellettatura per incorporare al meglio i microrganismi nella sostanza organica che dovrà nutrirli, proteggerli e lasciarne intatta la loro vitalità e la capacità di colonizzazione una volta immessi nel terreno. Oggi, pertanto, Agribios realizza fertilizzanti polivalenti in grado di nutrire le piante, migliorare il suolo e arricchirlo di microrganismi dotati di attività di biostimolo e biocontrollo, indispensabili alle colture e al sistema terreno.
- Substância Orgânica Especial: para otimizar os fertilizantes orgânicos e organo-minerais
A campanha vitivinícola não finaliza na colheita das uvas, nem mesmo se estas uvas são de consumo diário. De fato, durante o outono e o inverno, decisões importantes devem ser tomadas em relação às diferentes técnicas de cultivo, cuja aplicação ajudará a estabelecer as bases para o bom desempenho do ano seguinte. Poda e defesa Os meses que se seguem à vindima são cruciais para vários aspectos fisiológicos da videira, depois de ter feito "esforços" substanciais para amadurecer as uvas e ao mesmo tempo aumentar e depositar as reservas de açúcar nos órgãos perenes, caule e raízes. E são meses em que o viticultor é chamado a tomar decisões importantes. Si pensi, per esempio, alla scelta del periodo in cui effettuare la potatura secca, che influenzerà in maniera importante la data del risveglio vegetativo nella primavera successiva e dalla quale può dunque dipendere la maggiore o minore predisposizione a danni da gelate tardive (soprattutto nel caso di varietà precoci). Occorrerà inoltre decidere che destinazione dare al legno di risulta della potatura: asportazione e bruciatura, trinciatura e interramento, trinciatura e avvio alla pellettizzazione (per dare un combustibile) o alla produzione di biochar, dall’azione ammendante. La trinciatura seguita da interramento deve essere valutata con attenzione laddove il vigneto non sia perfettamente sano, in quanto può contribuire alla diffusione di fonti di inoculo di malattie, come l’Escoriosi. Sempre in tema di protezione, in autunno può essere necessario effettuare interventi di sanitazione nei confronti dei casmoteci dell’oidio formatisi sugli organi infetti, fino alla filloptosi, e poi trascinati lungo il ritidoma dalle piogge autunnali, oppure presenti sui grappoli caduti a terra. Trattamenti con prodotti chimici o agenti di biocontrollo eseguiti in quest’epoca riducono fortemente le dosi di inoculo nella stagione successiva e ritardano l’insorgenza delle infezioni primarie. La gestione del suolo e la concimazione L’autunno comporta anche decisioni importanti relativamente alla gestione del suolo, nell’interfila e sulla fila, per esempio con la semina di essenze da sovescio o di cover crop. Certamente anche la concimazione nel periodo autunno-invernale necessita di grande attenzione. Da un lato, infatti, la pianta deve essere accompagnata nel migliore dei modi alla fase di riposo vegetativo, ma dall’altro risulta importante reintegrare nel terreno le asportazioni di elementi nutritivi, principalmente macro, cha hanno avuto luogo durante la stagione vegeto-produttiva. I quantitativi di elementi nutritivi da distribuire annualmente al vigneto possono essere calcolati in maniera più o meno precisa a seconda dei fattori presi in considerazione. Di base, occorre stabilire i fabbisogni annuali (che, nel caso della viticoltura da vino, per una stessa varietà possono variare sensibilmente in funzione della sua destinazione enologica), a loro volta dipendenti principalmente dall’assorbimento di elementi nutritivi destinati alla maturazione dei grappoli e allo sviluppo della chioma, con particolare riferimento alla potatura verde e al legno di potatura secca, qualora i sarmenti vengano allontanati dal vigneto. Il calcolo della dose annuale Una volta stabiliti i fabbisogni, si calcolano le dosi da apportare annualmente al terreno per ogni singolo elemento sulla base del seguente bilancio: D = F -A + P Dove: D è la dose da apportare F è il fabbisogno A rappresenta gli apporti naturali (es: mineralizzazione della sostanza organica per l’Azoto) P rappresenta le perdite (lisciviazione, immobilizzazione, denitrificazione). Come frazionare le dosi nella stagione Qualora la concimazione si basi esclusivamente sull’uso di prodotti minerali, la dose annuale deve essere distribuita nei due momenti di massimo assorbimento radicale, primavera e autunno, ma con distinzioni importanti nel frazionamento tra terreni a prevalenza argillosa e terreni sciolti. Se invece la concimazione si basa in tutto o in parte sull’uso di prodotti organici o organo-minerali, sono da preferire le distribuzioni in autunno o a fine inverno, avendo cura di far sì che non si renda disponibile un quantitativo eccessivo di azoto a fine primavera – inizio estate, che spingerebbe eccessivamente sullo sviluppo vegetativo, a danno del processo di allegagione. Fertirrigazione e nutrizione fogliare In caso di raccolte tardive, la fertirrigazione autunnale può essere sfruttata per aiutare la pianta a completare la formazione delle riserve, senza che al contempo venga influenzata negativamente la qualità delle uve. Nel caso di distribuzione di estratti umici o idrolizzati proteici, la fertirrigazione può avere effetti positivi anche sulla vitalità microbiologica del terreno. Un’adeguata nutrizione fogliare tra la raccolta delle uve e la filloptosi, invece, favorisce il prolungamento della cosiddetta fase di “Stay Green”, durante la quale le foglie, mantenendo un’elevata efficienza fotosintetica, contribuiscono a un accumulo adeguato di riserve negli organi deputati e alla maturazione delle gemme. Agribios consiglia Agribios propone un portafoglio prodotti molto ampio per la concimazione di produzione del vigneto a uva da vino e a uva da tavola, che spazia dai concimi organici a quelli organo-minerali, fino alle formulazioni liquide. In particolare, segnaliamo: AGRIORGANICO 10%, concime organico azotato ottenuto per pellettatura a freddo di una miscela di proteine animali parzialmente idrolizzate e letame essiccato. Le dimensioni delle molecole organiche naturali che contengono l’azoto ne consentono un rilascio graduale con una disponibilità̀ prolungata per la pianta. Ciò̀ si traduce in una maggiore efficienza ed efficacia del concime e contemporaneamente in un maggior rispetto dell’ambiente. AGRIORGANICO 10% risulta pertanto un concime studiato appositamente per l’agricoltura biologica e per il rispetto dell’ambiente. È studiato per l’impiego in copertura di tutte le colture erbacee o arboree che richiedono apporti azotati, avendo cura di interrarlo con una leggera lavorazione per preservarne la vitalità biologica. AGRIVIGNE SPECIAL consente, con un solo passaggio, di apportare assieme alla frazione minerale contenente azoto, fosforo e potassio esclusivamente da solfato, anche un’importante quantità di matrice organica altamente umificata e di meso e micro elementi, tra i quali spicca lo Zolfo. La matrice organica di AGRIVIGNE SPECIAL è costituita da una miscela di letami altamente umificati, della migliore qualità fermentati naturalmente per un periodo complessivo di circa 180 giorni in un luogo coperto e ventilato. Questo lungo periodo di maturazione riduce il tenore di umidità, arricchisce la sostanza organica di acidi umici, neutralizza il pH e sanifica la massa rendendola esente da nematodi, salmonelle, patogeni, antibiotici e semi di erbe infestanti. MICROTECH POWER è uno straordinario concime organico fluido, inoculo di funghi micorrizici, da impiegare durante le fasi di coltivazione di tutte le colture erbacee e arboree. La sua particolare composizione, frutto di ricerca scientifica e know-how aziendale, permette di apportare azoto, carbonio organico, enzimi, zuccheri, aminoacidi levogiri, peptoni, micorrize e batteri della rizosfera utili alle piante (PGPR, azotofissatori ecc.). Realizzato con un esclusivo processo di idrolisi enzimatica, MICROTECH POWER biostimola le piante facilitando l’assorbimento degli elementi nutritivi apportati, creando una barriera protettiva attorno alle radici e rafforzando le difese delle piante da stress biotici e abiotici. Gli aminoacidi contenuti sono facilmente assorbiti dalla coltura perché presenti nella forma levogira, più affine al metabolismo della pianta. I microrganismi presenti in MICROTECH POWER (Trichoderma harzianum, Trichoderma viride, Azospirilli, Azotobacter, Pseudomonas e altri) biostimolano la coltura e migliorano l’assorbimento degli elementi nutritivi apportati o già presenti nel terreno ma non utilizzati.