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Substância Orgânica Especial: para otimizar os fertilizantes orgânicos e organo-minerais

Foto del escritor: TerrabiosTerrabios

Actualizado: 27 sept 2022

A campanha vitivinícola não finaliza na colheita das uvas, nem mesmo se estas uvas são de consumo diário. De fato, durante o outono e o inverno, decisões importantes devem ser tomadas em relação às diferentes técnicas de cultivo, cuja aplicação ajudará a estabelecer as bases para o bom desempenho do ano seguinte. Poda e defesa Os meses que se seguem à vindima são cruciais para vários aspectos fisiológicos da videira, depois de ter feito "esforços" substanciais para amadurecer as uvas e ao mesmo tempo aumentar e depositar as reservas de açúcar nos órgãos perenes, caule e raízes. E são meses em que o viticultor é chamado a tomar decisões importantes. Si pensi, per esempio, alla scelta del periodo in cui effettuare la potatura secca, che influenzerà in maniera importante la data del risveglio vegetativo nella primavera successiva e dalla quale può dunque dipendere la maggiore o minore predisposizione a danni da gelate tardive (soprattutto nel caso di varietà precoci). Occorrerà inoltre decidere che destinazione dare al legno di risulta della potatura: asportazione e bruciatura, trinciatura e interramento, trinciatura e avvio alla pellettizzazione (per dare un combustibile) o alla produzione di biochar, dall’azione ammendante. La trinciatura seguita da interramento deve essere valutata con attenzione laddove il vigneto non sia perfettamente sano, in quanto può contribuire alla diffusione di fonti di inoculo di malattie, come l’Escoriosi. Sempre in tema di protezione, in autunno può essere necessario effettuare interventi di sanitazione nei confronti dei casmoteci dell’oidio formatisi sugli organi infetti, fino alla filloptosi, e poi trascinati lungo il ritidoma dalle piogge autunnali, oppure presenti sui grappoli caduti a terra. Trattamenti con prodotti chimici o agenti di biocontrollo eseguiti in quest’epoca riducono fortemente le dosi di inoculo nella stagione successiva e ritardano l’insorgenza delle infezioni primarie.

La gestione del suolo e la concimazione L’autunno comporta anche decisioni importanti relativamente alla gestione del suolo, nell’interfila e sulla fila, per esempio con la semina di essenze da sovescio o di cover crop. Certamente anche la concimazione nel periodo autunno-invernale necessita di grande attenzione. Da un lato, infatti, la pianta deve essere accompagnata nel migliore dei modi alla fase di riposo vegetativo, ma dall’altro risulta importante reintegrare nel terreno le asportazioni di elementi nutritivi, principalmente macro, cha hanno avuto luogo durante la stagione vegeto-produttiva. I quantitativi di elementi nutritivi da distribuire annualmente al vigneto possono essere calcolati in maniera più o meno precisa a seconda dei fattori presi in considerazione. Di base, occorre stabilire i fabbisogni annuali (che, nel caso della viticoltura da vino, per una stessa varietà possono variare sensibilmente in funzione della sua destinazione enologica), a loro volta dipendenti principalmente dall’assorbimento di elementi nutritivi destinati alla maturazione dei grappoli e allo sviluppo della chioma, con particolare riferimento alla potatura verde e al legno di potatura secca, qualora i sarmenti vengano allontanati dal vigneto.

Il calcolo della dose annuale Una volta stabiliti i fabbisogni, si calcolano le dosi da apportare annualmente al terreno per ogni singolo elemento sulla base del seguente bilancio: D = F -A + P Dove:

  • D è la dose da apportare

  • F è il fabbisogno

  • A rappresenta gli apporti naturali (es: mineralizzazione della sostanza organica per l’Azoto)

  • P rappresenta le perdite (lisciviazione, immobilizzazione, denitrificazione).


Come frazionare le dosi nella stagione Qualora la concimazione si basi esclusivamente sull’uso di prodotti minerali, la dose annuale deve essere distribuita nei due momenti di massimo assorbimento radicale, primavera e autunno, ma con distinzioni importanti nel frazionamento tra terreni a prevalenza argillosa e terreni sciolti. Se invece la concimazione si basa in tutto o in parte sull’uso di prodotti organici o organo-minerali, sono da preferire le distribuzioni in autunno o a fine inverno, avendo cura di far sì che non si renda disponibile un quantitativo eccessivo di azoto a fine primavera – inizio estate, che spingerebbe eccessivamente sullo sviluppo vegetativo, a danno del processo di allegagione.

Fertirrigazione e nutrizione fogliare In caso di raccolte tardive, la fertirrigazione autunnale può essere sfruttata per aiutare la pianta a completare la formazione delle riserve, senza che al contempo venga influenzata negativamente la qualità delle uve. Nel caso di distribuzione di estratti umici o idrolizzati proteici, la fertirrigazione può avere effetti positivi anche sulla vitalità microbiologica del terreno. Un’adeguata nutrizione fogliare tra la raccolta delle uve e la filloptosi, invece, favorisce il prolungamento della cosiddetta fase di “Stay Green”, durante la quale le foglie, mantenendo un’elevata efficienza fotosintetica, contribuiscono a un accumulo adeguato di riserve negli organi deputati e alla maturazione delle gemme.

Agribios consiglia Agribios propone un portafoglio prodotti molto ampio per la concimazione di produzione del vigneto a uva da vino e a uva da tavola, che spazia dai concimi organici a quelli organo-minerali, fino alle formulazioni liquide. In particolare, segnaliamo: AGRIORGANICO 10%, concime organico azotato ottenuto per pellettatura a freddo di una miscela di proteine animali parzialmente idrolizzate e letame essiccato. Le dimensioni delle molecole organiche naturali che contengono l’azoto ne consentono un rilascio graduale con una disponibilità̀ prolungata per la pianta. Ciò̀ si traduce in una maggiore efficienza ed efficacia del concime e contemporaneamente in un maggior rispetto dell’ambiente. AGRIORGANICO 10% risulta pertanto un concime studiato appositamente per l’agricoltura biologica e per il rispetto dell’ambiente. È studiato per l’impiego in copertura di tutte le colture erbacee o arboree che richiedono apporti azotati, avendo cura di interrarlo con una leggera lavorazione per preservarne la vitalità biologica. AGRIVIGNE SPECIAL consente, con un solo passaggio, di apportare assieme alla frazione minerale contenente azoto, fosforo e potassio esclusivamente da solfato, anche un’importante quantità di matrice organica altamente umificata e di meso e micro elementi, tra i quali spicca lo Zolfo. La matrice organica di AGRIVIGNE SPECIAL è costituita da una miscela di letami altamente umificati, della migliore qualità fermentati naturalmente per un periodo complessivo di circa 180 giorni in un luogo coperto e ventilato. Questo lungo periodo di maturazione riduce il tenore di umidità, arricchisce la sostanza organica di acidi umici, neutralizza il pH e sanifica la massa rendendola esente da nematodi, salmonelle, patogeni, antibiotici e semi di erbe infestanti. MICROTECH POWER è uno straordinario concime organico fluido, inoculo di funghi micorrizici, da impiegare durante le fasi di coltivazione di tutte le colture erbacee e arboree. La sua particolare composizione, frutto di ricerca scientifica e know-how aziendale, permette di apportare azoto, carbonio organico, enzimi, zuccheri, aminoacidi levogiri, peptoni, micorrize e batteri della rizosfera utili alle piante (PGPR, azotofissatori ecc.). Realizzato con un esclusivo processo di idrolisi enzimatica, MICROTECH POWER biostimola le piante facilitando l’assorbimento degli elementi nutritivi apportati, creando una barriera protettiva attorno alle radici e rafforzando le difese delle piante da stress biotici e abiotici. Gli aminoacidi contenuti sono facilmente assorbiti dalla coltura perché presenti nella forma levogira, più affine al metabolismo della pianta. I microrganismi presenti in MICROTECH POWER (Trichoderma harzianum, Trichoderma viride, Azospirilli, Azotobacter, Pseudomonas e altri) biostimolano la coltura e migliorano l’assorbimento degli elementi nutritivi apportati o già presenti nel terreno ma non utilizzati.

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